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Pancia Gonfia in Menopausa: Ritrova la Forma con FitoFenix

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La pancia gonfia durante il periodo della menopausa è una condizione molto comune per le donne che, per oltre il 60% ne sono affette in maniera occasionale e sporadica oppure continuativa.

La tendenza a cronicizzarsi rende questo disturbo particolarmente fastidioso, non tanto per la sua gravità, quanto invece per le sgradevoli conseguenze che provoca.

Anche dal punto estetico, una donna con l’addome gonfio peggiora il suo aspetto, contribuendo ad apparire più grassa e deformata.

Così come a livello delle funzioni dell’alvo intestinale, il meteorismo modifica moltissimo la regolarità evacuatoria, provocando spesso un’alternanza tra fasi di stitichezza e di diarrea.

Non bisogna inoltre sottovalutare le sensazioni dolorose innescate dalla distensione delle pareti intestinali che, sottoposte a forti tensioni dovute al ristagno dei gas digestivi oppure ingeriti, stimolano i recettori di tipo nocicettivo.

L’aria che ristagna a livello delle anse intestinale può essere di due tipi:

  • endogena, in quanto derivante da eccessive reazioni di fermentazione degli alimenti;
  • esogena, quando viene introdotta durante l’ingestione dei cibi.

Fastidioso, antiestetico, ma soprattutto doloroso, questo problema può essere risolto a patto di identificare con precisione le sue cause scatenanti e i fattori predisponenti coinvolti.

Esistono 6 cause fondamentali che generano il meteorismo in menopausa, e precisamente:

  • alterazioni ormonalirelative agli “up and down” di estrogeni e progesterone, composti endocrini in grado di influenzare i meccanismi fisiologici della produzione dei gas intestinali;
  • ritenzione idricache deriva dal rallentamento dei processi metabolici e che contribuisce moltissimo alla formazione di aria nella pancia poiché, aumentando la tensione delle anse intestinali, ostacola (anche se parzialmente) la digestione, costringe gli alimenti a rimanere più a lungo fermi e quindi aumenta la loro fermentazione;
  • alterazioni del microbiomaconsistente in un progressivo malfunzionamento della flora batterica eubiotica che, durante la menopausa, non è sempre in grado di svolgere al meglio le sue funzioni, non soltanto a causa delle variazioni estrogeniche, ma anche del rallentamento del metabolismo basale;
  • funzionalità epaticache in menopausa è meno attiva dato che la mancanza di estrogeni influisce sulla produzione di bile. In assenza di estrogeni e di progesterone si nota un calo di sintesi dei sali biliari, composti essenziali per regolare le fisiologiche funzioni dell’intestino. In simili condizioni si può verificare un progressivo rallentamento della motilità associata alla mancanza di azione emulsionante della bile sul materiale fecale, che pertanto tende a seccarsi e ad accumularsi nel colon, andando inevitabilmente incontro alla fermentazione;
  • alimentazioneche in menopausa è spesso sbilanciata per varie cause, ma che in ogni caso provoca un rallentamento metabolico di tutti i nutrienti che, ancora una volta, tendono a rimanere intrappolati nelle anse e a fermentare. In questa fase dell’esistenza la donna dovrebbe stare particolarmente attenta alla sua dieta sia per quanto riguarda gli aspetti quantitativi (pasti scarsi e frequenti), sia qualitativi (oculata scelta dei nutrienti);
  • perdita di tonicità dei muscoli addominaliche dipende dalle modificazioni endocrine e che si traduce in una maggiore difficoltà a stimolare la digestione. L’addome troppo rilassato, tipico delle donne in menopausa, funziona come un semplice contenitore, ma non partecipa attivamente alla peristalsi, facilitando così l’accumulo e il ristagno dei gas.

Queste 6 cause possono essere presenti insieme oppure separatamente, ma in ogni caso contribuiscono all’insorgenza del meteorismo viscerale.

Perché in menopausa si gonfia la pancia

In menopausa la donna subisce un insieme di mutamenti che possono provocare numerosi disturbi, tra cui anche il meteorismo addominale e che derivano dalla carenza estrogenica.

La mancanza di estrogeni e di progesterone, infatti, contribuisce a influenzare praticamente tutte le funzioni vitali, come la digestione e il ricambio idrico, che sono i due principali fattori eziologici della pancia gonfia.

I modi con cui l’organismo elimina le sostanze di rifiuto sono due: da un lato la defecazione (che permette di emettere le scorie solide) e d’altro lato la minzione (che assicura l’escrezione di quelle liquide).

In menopausa entrambe queste funzioni vengono profondamente alterate in quanto la carenza (prima) e la mancanza (poi) degli ormoni femminili interferisce sulla digestione e sulla produzione di urina.

Il progressivo rallentamento dei processi metabolici incide molto anche sulla peristalsi intestinale che risulta meno attiva, più lenta e poco efficace, ed è per questi motivi spesso le donne over-50 si lamentano di impiegare troppo tempo per digerire.

È proprio in conseguenza di simili rallentamenti che il materiale alimentare, già in parte digerito, tende a rimanere fermo nelle anse intestinali, dove subisce un naturale processo di fermentazione.

Tuttavia queste reazioni metaboliche, che in condizioni fisiologiche richiedono poco tempo, in una situazione del genere sono decisamente lente e costringono il cibo a rimanere nell’intestino troppo a lungo.

La fermentazione produce quantitativi di gas che non possono essere eliminati e che quindi rimangono intrappolati nel canale alimentare.

Le feci non si formano nella maniera giusta, ma tendono a disidratarsi (sempre a causa della maggiore permanenza a livello intestinale) e aumentano la produzione di gas.

cosa prendere per pancia gonfia in menopausa

D’altra parte si innesca un progressivo processo di ritenzione idrica, causato ancora una volta dalla mancanza di ormoni femminili: i liquidi di rifiuto (prodotti dalla filtrazione renale), che normalmente vengono escreti con l’urina, rimangono nel corpo, provocando l’insorgenza di edemi e gonfiori in varie porzioni del corpo.

A livello viscerale, la ritenzione idrica contribuisce in maniera massiva a rallentare la peristalsi perché le anse risultano praticamente schiacciate e quindi non sono in grado di contrarsi regolarmente per imprimere il movimento propulsivo al materiale digerito.

Simili condizioni di staticità innescano un’eccessiva attività fermentativa e di conseguenza un’eccessiva produzione di gas intestinale.

Una volta che queste masse di aria si sono sviluppate nelle anse, la minore motilità intestinale (causata dalla mancanza estrogenica) rende particolarmente difficoltosa la loro eliminazione e pertanto il meteorismo aumenta sempre più.

A questo punto succede spesso che insorgano vere e proprie coliche gassose, estremamente dolorose e recidivanti.

La paziente avverte una sensazione di compressione dell’addome che appare gonfio, teso e molto duro, con il tipico aspetto “a pelle di tamburo“.

Per non arrivare a questo punto, sarebbe consigliabile prevenire la formazione di gas intestinali in menopausa, seguendo un particolare regime dietetico e utilizzando specifici integratori per la menopausa, come ad esempio FitoFenix, un innovativo prodotto a base di estratti naturali (di salvia, maca peruviana, tè verde), vitamine (vitamina B6, vitamina B12 e vitamina C), e minerali (magnesio, zinco, cromo, ferro e rame gluconati).

Un simile rimedio, oltre ad attenuare i fastidiosi sintomi della menopausa, agisce anche sul meteorismo addominale, consentendo di regolarizzare la funzionalità del canale alimentare già dopo poche assunzioni.

Alimenti che gonfiano la pancia in menopausa

La pancia gonfia in menopausa può derivare da varie concause, condizionate principalmente (ma non soltanto) dall’alimentazione, che svolge un ruolo fondamentale nella produzione dei gas intestinali.

È ormai risaputo come la dieta sia intimamente correlata a questo genere di problematiche che, a volte, possono derivare anche da forme di intolleranze alimentari (ad esempio al glutine nei celiaci oppure al lattosio), da ingestione di aria durante masticazione e deglutizione e dal consumo di bevande gassate.

I cibi responsabili della genesi di meteorismo sono i seguenti:

  • latte e latticini, che possono scatenare vere e proprie forme di allergia al lattosio, lo zucchero contenuto in simili alimenti. Può succedere che per mesi e anni alimenti del genere siano ben tollerati, ma che poi durante la menopausa, come conseguenza della carenza di estrogeni, l’organismo sviluppi una reazione di intolleranza ai prodotti caseari. In queste condizioni la mucosa intestinale, soprattutto a livello del colon, non è più in grado di digerire simili nutrienti che pertanto stazionano a lungo nelle anse prima di essere metabolizzati, producendo quantità significative di gas;
  • legumi, che sono tra gli alimenti più sconsigliati per chi soffre di meteorismo in quanto generano abbondanti fermentazioni digestive. Fagioli, lenticchie, ceci, piselli, fave e soia devono pertanto venire eliminati completamente dal regime nutritivo delle donne in menopausa;
  • crucifere, che sono ortaggi come cavolfiore, broccolo, cavolino di Bruxelles, verza, crauti e zucca che, essendo ricchi di principi attivi fermentativi, contribuiscono a gonfiare l’addome anche perché la loro digestione è piuttosto lenta ed elaborata e quindi rimangono a lungo a contatto con le anse intestinali;
  • verdure, come asparagi, taccole, fagiolini, finocchi, cipolle, porro, funghi e aglio, essendo molto ricche di fibre, aumentano il tempo di permanenza nell’intestino, rallentando la digestione e incentivando l’insorgenza del meteorismo;
  • frutta, come pere, prugne, albicocche, pesche, ciliegie, fichi, anguria e cachi che, oltre all’elevato tenore glucidico (estremamente fermentativo) contengono anche un’elevata concentrazione di fibre e dunque sono alimenti digeribili lentamente;
  • glucidi, come soprattutto lo zucchero semolato e raffinato (zucchero bianco di comune impiego), il fruttosio, il lattosio, gli sciroppi zuccherini e i dolcificanti artificiali, tranne lo sciroppo d’acero che invece è ben tollerato. In generale gli zuccheri provocano fermentazione sia diretta che indiretta, e sono quindi da evitare durante la menopausa anche perché responsabili di notevoli incrementi ponderali;
  • bevande gassate, che contenendo bollicine di aria contribuiscono ad aumentare il volume di gas dell’intestino, soprattutto in quanto di solito sono bibite zuccherine.

Pancia gonfia in menopausa: cosa fare?

Le strategie vincenti per risolvere il problema del meteorismo in menopausa sono sostanzialmente due: da un lato seguire un corretto programma nutritivo e d’altro lato fare impiego di specifici integratori.

In menopausa l’organismo femminile necessita di supporti integrativi per sopperire eventuali carenze alimentari, per potenziare la disponibilità energetica, per contrastare i disturbi tipici di questa fase esistenziale e per minimizzare le problematiche psico-emotive.

Si tratta di preparati fitoterapici la cui formulazione prevede l’uso di estratti vegetali in associazione con vitamine, minerali e aminoacidi essenziali.

I principi attivi maggiormente utilizzati sono i seguenti:

  • trifoglio rosso;
  • soia (ricca di isoflavoni);
  • salvia;
  • cimifuga;
  • tè verde;
  • vitamina B6;
  • vitamina B12;
  • vitamina D;
  • acido ascorbico;
  • zinco;
  • calcio;
  • rame;
  • magnesio;
  • maca peruviana;
  • rhodiola;
  • gemmo-derivati;
  • fitocomplessi.

Tra i prodotti che si sono rivelati più efficaci, FitoFenix ha conquistato l’apprezzamento delle consumatrici grazie alla sua formulazione 100% naturale e dotata di un’eccellente compatibilità biologica.

pancia e stomaco gonfi in menopausa

I suoi componenti sono:

  • trifoglio rosso (con una concentrazione di isoflavoni di 60 milligrammi);
  • tè verde (con una concentrazione di egc pari a 40 milligrammi);
  • maca peruviana;
  • estratto di salvia;
  • vitamina B6;
  • vitamina B12;
  • magnesio;
  • cromo;
  • rame gluconato;
  • zinco gluconato.

Grazie alla sinergia funzionale di tutti questi elementi, FitoFenix si conferma la scelta ideale non soltanto per contrastare i sintomi organici legati alla menopausa, ma anche quelli psicologici.

Infatti l’associazione tra vitamina B6 e magnesio consente di attenuare le manifestazioni ansiose e depressive che spesso caratterizzano la menopausa.

Le funzioni antiossidanti del tè verde e della salvia contrastano lo stress ossidativo, principale responsabile della maggior parte dei disturbi in menopausa.

La vitamina B12 e la maca peruviana stimolano la produzione di eritrociti aumentando la disponibilità di energia e contrastando debolezza e astenia muscolare.

Zinco e rame gluconato si comportano come efficaci agenti immunostimolanti.

La confezione, che contiene 60 capsule vegane, copre un fabbisogno mensile in quanto la posologia consigliata è di 2 capsule nelle 24 ore, da assumere alla sera prima di coricarsi.

Impiegando regolarmente questo integratore, il benessere della donna in menopausa aumenta già dopo le prime somministrazioni, senza nessun rischio di sviluppare reazioni avverse.

Cosa prendere per pancia gonfia in menopausa?

Sarebbe buona norma prevenire l’insorgenza del meteorismo seguendo un regime alimentare mirato e utilizzando specifici integratori, come appunto FitoFenix.

Tuttavia, se il disturbo si è già manifestato, per cercare di eliminarlo può essere opportuno servirsi di compresse di carbone vegetale, un rimedio naturale dotato di un ottimo potere assorbente sui gas intestinali.

Tuttavia questo preparato è soltanto sintomatico, in quanto elimina appunto il sintomo, ma non la causa, che invece dovrebbe venire curata diversamente.

Sono disponibili anche prodotti a base di simeticone, un principio attivo che riesce a frantumare le bolle di gas intestinale, favorendo quindi la loro eliminazione.

Dieta pancia gonfia in menopausa

Una dieta indicata per eliminare il meteorismo in menopausa deve basarsi sui seguenti presupposti:

  • eliminare legumi di ogni tipo;
  • limitare il consumo di cibi raffinati;
  • eliminare zucchero bianco;
  • eliminare tutti i grassi di origine animale;
  • evitare bevande alcoliche e gassate;
  • ridurre al minimo dolci e cioccolata.

La dieta in menopausa svolge alcune fondamentali funzioni, che sono:

  • eliminare il sovrappeso;
  • mantenere il normopeso;
  • evitare disordini metabolici;
  • evitare l’insorgenza di picchi iperglicemici;
  • contrastare l’aumento di colesterolo (soprattutto della frazione LDL);
  • monitorare l’assetto lipidico nel sangue;
  • favorire la diuresi;
  • evitare meteorismo e flatulenza.

Per raggiungere simili obiettivi bisogna:

  • privilegiare cibi ricchi di proteine;
  • alternare proteine di origine animale con quelle vegetali (contenute nella soia, nel germe di grano e nel seitan);
  • aumentare il consumo di cibi integrali piuttosto che raffinati;
  • sostituire lo zucchero con il miele;
  • privilegiare l’uso di olio extravergine di oliva;
  • aumentare la quota di cereali integrali;
  • assumere soltanto latte totalmente scremato (utile per l’apporto di calcio e quindi per prevenire l’osteoporosi);
  • evitare grassi animali;
  • assumere frutta e verdura fresche di stagione;
  • bere almeno 2 litri di liquidi nelle 24 ore, privilegiando tisane drenanti e depurative.

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